Due bimbi, Un paio di scarpe, Tanta generositá
Anni fa, grazie al sostegno di una congregazione religiosa, donammo per la prima volta delle scarpe da ginnastica ai ragazzi della nostra comunità. Temendo che durante il fine settimana a casa le vendessero o scambiassero con qualcos’altro, raccomandammo loro di non disfarsene e di tornare al lunedì con le scarpe ai piedi per un controllo. Effettivamente, il lunedì scoprimmo che un bambino non aveva più le sue scarpe. Giorni dopo, però, ricomparvero misteriosamente, per poi sparire nuovamente. Ci vollero diversi giorni per capire l’accaduto.
Il giorno in cui ricevette le scarpe, il bambino le portò a casa. Un suo vicino, molto povero e che non aveva mai posseduto un paio di scarpe in vita sua, le vide e ne rimase incantato. In un gesto di grande generosità, il primo bambino gli donò le sue scarpe, rimanendo così senza.
Tuttavia, il lunedì, dopo il nostro annuncio di un controllo per chi avesse perso le scarpe, tornò a parlare con il suo amico, dicendogli che gli avevano comunicato di non poter tornare alla missione senza le scarpe. Il suo amico, per evitare che venisse scoperto, escogitò un piano: il primo bambino avrebbe indossato le scarpe al mattino per andare a scuola in missione, dove venivano controllate, e poi gliele avrebbe passate nel refettorio verso mezzogiorno. In questo modo, il secondo bambino le avrebbe indossate per il pomeriggio a scuola, senza che nessuno se ne accorgesse.
In questo modo, il bambino più povero poté finalmente avere le sue prime scarpe, grazie alla generosità del suo amico e all’ingegno di entrambi. Se io avessi avuto 7-8 anni e mi avessero dato il mio primo paio di scarpe le avrei donate? La storia di questi due bambini del San Michele ci insegna che la vera ricchezza non risiede nei beni materiali, ma nella condivisione e nel sostegno reciproco, valori che possono fare la differenza nella vita di chi ne ha bisogno.